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DATI ANAGRAFICI Giuseppe Pizza nasce a Sant'Eufemia d'Aspromonte il 21 dicembre 1947. Celibe, vive a Roma. NOTE BIOGRAFICHE E' consulente aziendale di una multinazionale nel settore della Comunicazione; Ha iniziato, giovanissimo, l'attività politica nella Democrazia Cristiana sino a diventare, negli anni 70, leader storico del Movimento Giovanile. Membro del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana e della Direzione Nazionale sotto la Segreteria dell'On.le Fanfani. Delegato Nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana. E' stato collaboratore de "Il Popolo" e direttore politico del mensile "Italia Cronache" e del Trimestrale "Per l'Azione". E' stato fondatore e Presidente del CIGRI (Comitato Italiano Giovanile per le Relazioni Internazionali) Rappresentante dell'Italia al CENYC (Commitee of European National Youth Councils) presso il Consiglio di Europa a Strasburgo. Co-Presidente della Conferenza dei Giovani sulla Cooperazione e Sicurezza Europea ad Helsinki. Ha guidato, con successo, la battaglia contro la decisione del sen. Martinazzoli di chiudere la Democrazia Cristiana e ne è diventato, all'unanimità, Segretario Politico nel XIX Congresso tenutosi a Roma il 7 – 8 dicembre 2003; è stato riconfermato, sempre all'unanimità, Segretario Politico nel XX Congresso tenutosi a Roma il 17 – 18 novembre 2006. Bibliofilo è studioso di storia del medioevo e di pittura manierista e barocca.
GIUSEPPE PIZZA
CURRICULUM VITAE
DATI ANAGRAFICI Giuseppe Pizza nasce a Sant'Eufemia d'Aspromonte il 21 dicembre 1947. Celibe, vive a Roma. NOTE BIOGRAFICHE E' consulente aziendale di una multinazionale nel settore della Comunicazione; Ha iniziato, giovanissimo, l'attività politica nella Democrazia Cristiana sino a diventare, negli anni 70, leader storico del Movimento Giovanile. Membro del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana e della Direzione Nazionale sotto la Segreteria dell'On.le Fanfani. Delegato Nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana. E' stato collaboratore de "Il Popolo" e direttore politico del mensile "Italia Cronache" e del Trimestrale "Per l'Azione". E' stato fondatore e Presidente del CIGRI (Comitato Italiano Giovanile per le Relazioni Internazionali) Rappresentante dell'Italia al CENYC (Commitee of European National Youth Councils) presso il Consiglio di Europa a Strasburgo. Co-Presidente della Conferenza dei Giovani sulla Cooperazione e Sicurezza Europea ad Helsinki. Ha guidato, con successo, la battaglia contro la decisione del sen. Martinazzoli di chiudere la Democrazia Cristiana e ne è diventato, all'unanimità, Segretario Politico nel XIX Congresso tenutosi a Roma il 7 – 8 dicembre 2003; è stato riconfermato, sempre all'unanimità, Segretario Politico nel XX Congresso tenutosi a Roma il 17 – 18 novembre 2006. Bibliofilo è studioso di storia del medioevo e di pittura manierista e barocca.
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“MedSea 2009: Italia-Montenegro”
Un concreto passo in avanti per la tutela e lo sviluppo dell’Area Adriatica
Solo attraverso un esplicito impegno congiunto di tutti gli stati che affacciano sul mare Adriatico si potrà arrivare alla salvaguardia del patrimonio naturalistico, ambientale ed allo sviluppo economico dell’area.
Questo profondo convincimento ha portato, l’Italia ed il Montenegro a confrontarsi, il 26 ottobre, su obiettivi concreti di cooperazione riguardanti la ricerca scientifica e la formazione nel campo della biologia marina, dell’ecologia e dell’ambiente.
L’incontro avvenuto nell’ambito del MedSea 2009, ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato Giuseppe Pizza (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) che nel suo intervento ha confermato la volontà dello Stato Italiano di garantire uno sviluppo economico sostenibile e la tutela ambientale, paesaggistica e naturalistica dell’area adriatica.
Una volontà, peraltro, dimostrata fattivamente dalle attività svolte, nell’ambito dell’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI), avviata dalla Conferenza sullo Sviluppo e la Sicurezza nel Mare Adriatico e nello Ionio.
Un modello di cooperazione coerente con lo spirito che portò alla “Dichiarazione di Ancona”, siglata al termine della prima Conferenza del maggio 2000, dai Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia in presenza della Commissione Europea.
A rafforzare tale Iniziativa Adriatico-Ionica intervenne poi, nel 2002, il forte impulso generato dall’adesione di Serbia e Montenegro, con un allargamento tematico verso l’educazione, la cooperazione interuniversitaria, la cultura e la ricerca scientifica.
A riprova della reciproca volontà di sviluppare la cooperazione in modo determinato e congiunto, nel corso del MedSea 2009 si è arrivati alla sigla di un importante protocollo d’intesa tra la Facoltà di Biologia Marina dell’Università del Montenegro, l’Associazione Mareamico, la fondazione Istituto Tecnico Superiore per la Mobilità sostenibile di Catania ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Tra gli articolati obiettivi, quello della ricerca e della formazione in un nuovo modello di integrazione tra i due stati.
Solo attraverso un esplicito impegno congiunto di tutti gli stati che affacciano sul mare Adriatico si potrà arrivare alla salvaguardia del patrimonio naturalistico, ambientale ed allo sviluppo economico dell’area.
Questo profondo convincimento ha portato, l’Italia ed il Montenegro a confrontarsi, il 26 ottobre, su obiettivi concreti di cooperazione riguardanti la ricerca scientifica e la formazione nel campo della biologia marina, dell’ecologia e dell’ambiente.
L’incontro avvenuto nell’ambito del MedSea 2009, ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato Giuseppe Pizza (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) che nel suo intervento ha confermato la volontà dello Stato Italiano di garantire uno sviluppo economico sostenibile e la tutela ambientale, paesaggistica e naturalistica dell’area adriatica.
Una volontà, peraltro, dimostrata fattivamente dalle attività svolte, nell’ambito dell’Iniziativa Adriatico-Ionica (IAI), avviata dalla Conferenza sullo Sviluppo e la Sicurezza nel Mare Adriatico e nello Ionio.
Un modello di cooperazione coerente con lo spirito che portò alla “Dichiarazione di Ancona”, siglata al termine della prima Conferenza del maggio 2000, dai Ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia e Slovenia in presenza della Commissione Europea.
A rafforzare tale Iniziativa Adriatico-Ionica intervenne poi, nel 2002, il forte impulso generato dall’adesione di Serbia e Montenegro, con un allargamento tematico verso l’educazione, la cooperazione interuniversitaria, la cultura e la ricerca scientifica.
A riprova della reciproca volontà di sviluppare la cooperazione in modo determinato e congiunto, nel corso del MedSea 2009 si è arrivati alla sigla di un importante protocollo d’intesa tra la Facoltà di Biologia Marina dell’Università del Montenegro, l’Associazione Mareamico, la fondazione Istituto Tecnico Superiore per la Mobilità sostenibile di Catania ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Tra gli articolati obiettivi, quello della ricerca e della formazione in un nuovo modello di integrazione tra i due stati.
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